Nell’articolo della teoria di Dow abbiamo compreso l’importanza dell’identificazione del trend in atto. La trendline è lo strumento più utilizzato dagli analisti tecnici per definire sul grafico dei prezzi la tendenza in corso. In questo articolo cercheremo di spiegarti sia le nozioni teoriche sia la reale utilità delle trendline nel trading.
Indice
- Come tracciare una trendline
- Strategia con la trendline
- Trading con le trendline riflessioni
- Trendline automatiche
Come tracciare una trendline nel trading
La trendline è lo strumento più utilizzato nell’analisi tecnica. La trendline aiuta gli analisti tecnici a identificare la direzione dei prezzi su un grafico su diversi orizzonti temporali: timeframe a un minuto, cinque minuti, un’ora, giornaliero o settimanale. Una trendline rialzista è la linea retta che congiunge i minimi. Una trendline ribassista è la linea che congiunge i massimi. Per tracciare una linea di tendenza bisogna prima di tutto riconoscere il trend. Nel caso di una tendenza rialzista, sono necessari almeno due minimi con il secondo più alto del precedente. Una volta individuati i due minimi ascendenti si potrà disegnare una linea diritta al rialzo verso destra che li congiunga.
La trendline tracciata con due punti è provvisoria, per confermare la sua validità, dovrebbe essere testata una terza volta, e solo dopo i prezzi potrebbero riconoscerla. Una volta che il terzo punto è confermato, il trend potrebbe procedere lungo la retta disegnata. Bisogna considerare che i prezzi potrebbero anche sporcare lievemente la trendline, questo non ne comprometterebbe la sua validità.
Una delle caratteristiche fondamentali del mercato, descritte nella teoria di Dow, è la continuità del trend. Una volta che il trend assume una certa inclinazione, identificata dalla trendline, tende a mantenerla. L’inclinazione misura la forza del trend. Una maggiore inclinazione indica un trend forte. Per comprendere meglio il tema dell’inclinazione di una trendline potrebbe essere utile la lettura dell’articolo relativo alle linee di Gann.
Strategia con la trendline
Le linee di tendenza possono essere utili per determinare le correzioni all’interno di una fase di trend e quindi possono essere usate per determinare aree d’acquisto o di vendita. In un trend rialzista, per esempio, spesso le correzioni al ribasso dei prezzi si avvicinano alla linea di tendenza rialzista. Al contrario una linea di tendenza al ribasso potrà essere usata come area di resistenza per vendere meglio. Spesso le trendlines permettono di evidenziare eventuali inversioni del trend. La rottura delle trendlines può infatti segnalare un inversione di trend. Molto spesso, una rottura è un avvertimento d’inversione di tendenza.
Inversione del ruolo
Cosi come accade per i supporti e le resistenze, anche la trendline, dopo una rottura, inverte il suo ruolo. In parole diverse una linea di tendenza rialzista (cioè un’area di supporto dinamico) diventerà una linea di resistenza una volta rotta al ribasso. Una linea di tendenza al ribasso (cioè un’area di resistenza dinamica) diventerà di supporto, una volta che è stata rotta al rialzo. Perciò è sempre una buona idea proiettare tutte le trendlines il più possibile verso destra, anche quando già si è verificata una rottura.
Canale
La linea del canale è un’applicazione dell’analisi tecnica. Talvolta i prezzi fluttuano tra due linee parallele: la linea di tendenza principale, trendline, e la linea del canale. Tracciare le linee del canale è abbastanza semplice. In un trend al rialzo bisognerà prima disegnare la trendline al rialzo principale collegando i minimi. Dopo di che, si disegnerà una linea, partendo dal primo massimo prominente, parallela alla trendline rialzista; entrambe le linee saranno indirizzate verso destra, comportando così la nascita di un canale. Se il successivo rimbalzo raggiunge e corregge la linea del canale, significa che probabilmente il canale è valido. Lo stesso vale per i trend al ribasso, ovviamente nella direzione opposta.
Trading con le trendline riflessioni
Perché la trendline funziona?
Guardando un grafico ex post è sorprendente notare come spesso i prezzi rimbalzano con precisione dalla linea di tendenza. Ciò accade poichè le persone a quei livelli di prezzo hanno inserito ordini di acquisto. Perché hanno comprato proprio a quei livelli? Sono le decisioni dell’essere umano a rendere quella trendline efficace. L’esistenza delle regole dell’analisi tecnica, unita alle azioni dell’essere umano, rendono efficace una linea di tendenza.
Trendline nel trading multiday
In genere quando disegniamo una trendline, stiamo tracciando un elemento tecnico che è stato efficace nel passato. Il fatto di essere stato confermato nel passato non è garanzia di efficacia per il futuro. Nell’istante in cui i prezzi si stanno avvicinando a una trendline rialzista gli scenari che possono verificarsi sono due:
- la tenuta della trendline
- la sua rottura
A rendere più complesso il gioco, c’è anche il fatto che le trendlines spesso sono sporcate dai prezzi. I prezzi possono rimbalzare da essa per poi romperle al ribasso. Oppure possono romperle al ribasso per poi rientrare. Basandoti esclusivamente sulle nozioni di trendline descritte dall’analisi tecnica, non stai apportando alla tua strategia di trading multiday un vantaggio nell’individuare la direzione dei prezzi. Infatti, gli scenari che seguono con l’avvicinarsi dei prezzi alla linea di tendenza sono due, così come sono due le direzioni che i prezzi possono prendere. Questo all’inverso vale anche per la trendline ribassista.
Devi puntare sulla complementarità degli strumenti di analisi per apportare valore alla tua attività di trading. Una rottura di una trendline è dovuta a modifiche nelle condizioni del mercato? Esistono motivi che stanno modificando la percezione del mercato negli operatori? Sono le domande che devi porti per capire se il segnale tecnico sarà valido o meno.
Trading intraday e trendlines
L’osservazione di una linea di tendenza già confermata su un grafico daily, potrebbe dare informazioni più importanti nel brevissimo termine. Infatti il contatto dei prezzi con la linea di tendenza confermata nelle settimane precedenti, potrebbe spingere i trader tecnici a inviare ordini di acquisto. Allo stesso modo, la rottura della stessa, potrebbe spingerli a inviare ordini di vendita. Queste sono informazioni importanti sui possibili movimenti del prezzo nel brevissimo termine. Tale fenomeno sarà tanto più intenso quando maggiore sarà il numero delle persone che usa l’analisi tecnica per quello strumento finanziario.
Trendline automatiche
Molto probabilmente, se chiedete a due analisti di tracciare una trendline su un grafico, essi la disegneranno in maniera diversa. In che modo è possibile costruire trendline automatiche? Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto un famoso analista statunitense, Thomas De Mark. La sua teoria si basa sul fatto che i prezzi recenti sono più importanti, in quanto incorporano maggiori informazioni.
Sulla base di questa teoria secondo De Mark le trendlines devono essere disegnate partendo da destra verso sinistra. Identificata una tendenza al ribasso si cercherà un massimo più recente, (magari un massimo a cinque giorni). Poi si andrà più indietro per trovare un ulteriore massimo (magari un massimo a 20 giorni), che sia però superiore al primo massimo identificato. A questo punto è possibile tracciare una retta passante per i due massimi. La rottura al rialzo di tale retta genererebbe un segnale long. Uno stop loss potrebbe essere posizionato su un prezzo di minimo compreso tra i due massimi. L’impostazione dello stop loss è più complessa in realtà, e andrebbe studiata sul singolo strumento dopo un lavoro di backtest. Sulla base di questi concetti e con l’aiuto di semplici regole di programmazione è possibile realizzare un sistema di trading automatico con le trendline.